Oggi per un professionista avere un proprio sito web, che siate esperti o totalmente analfabeti di computer, non è più un’opzione, ma è quasi obbligatorio. E’ pur vero che oggi i più esperti prevedono che i “siti” veri e propri passeranno di moda a favore dei profili “social”, ma finora il sito internet è ancora il fulcro dell’immagine sul web, specie di chi possiede una partita IVA. Anche solo per una questione di immagine, il consumatore medio (compreso l’eventuale cliente) si aspetta che tutto abbia un proprio sito internet. A proposito del farsi il proprio sito esistono due scuole di pensiero, ben definite.
C’è chi crede che il proprio target di clientela non lo troverà mai attraverso un sito web, e casomai lo fa solo, per l’appunto, per questione d’immagine (giusto per averlo), e per costoro andrà benissimo un tipico sito vetrina, con dati, indirizzo e telefono, magari un mini-curriculum e una bella foto, e via.
Se questa è la vostra intenzione, allora per voi sarà più che sufficiente un sito gratuito creato da voi stessi. Come fare? Non voglio fare pubblicità a nessuno, basta cercare su qualunque motore di ricerca “crea sito gratis” e le offerte sono tantissime. In questi servizi sono sempre presenti dei modelli preimpostati, che potrete modificare a piacimento anche se non siete dei web master o anche se non ne capite proprio nulla di web design, tutti questi servizi sono decisamente “user friendly” (leggi: a prova d’imbecille) e basta dedicare una mezz’oretta di attenzione per avere il proprio sito-vetrina sul web (e sui biglietti da visita). Un sito che, così come l’avete fatto, non guarderà nessuno (poi non lamentatevi dicendo che i siti per professionisti non portano clientela). Perché?
Per rispondere a questa domanda dovete prendere confidenza con il concetto di SEO, ossia Search Engine Optimization, ossia ottimizzazione per i motori di ricerca. Ci sono ottimi e-book gratuiti per spiegare come funziona, ma vi faccio subito un esempio.
Mettiamo che avete appena creato il vostro bel sito-vetrina gratis, e fate finta di dimenticarne l’indirizzo esatto; immedesimatevi nei panni di un cliente che vi sta cercando, e digitate su Google “cerca avvocati a …”. Il vostro sito è al primo posto? All’ultimo posto della prima pagina? Tra le prime dieci pagine? Non compare proprio? Questo succede perché avete fatto un sito senza rispettare i criteri di SEO. Ce ne sono parecchi, ricordo i principali:
Essere “proprietari” del sito. In effetti non si diventa mai proprietari, al più titolari del sito, ma nei siti gratuiti il proprietario resta sempre il sito che vi ospita, di cui il vostro sito è solo un sotto-sito. Per i siti a pagamento, invece, il titolare deve pagare una piccola quota annuale ad un apposito registro web (normalmente se ne occupano le stesse persone che vi hanno creato il sito a pagamento, ed è incluso nel costo).
Segnalare il sito a Google, gli altri motori di ricerca seguiranno. E’ semplicissimo, basta andare su http://www.google.it/add_url.html e seguire le istruzioni, ma non aspettatevi risultati immediati.
Mettere link esterni che conducano al vostro sito. Mettete il link del vostro sito (non l’indirizzo: il link) ovunque, nei vostri profili social e in quelli dei vostri amici, in fondo a tutte le vostre mail, come firma dei vostri articoli, negli sms che mandate etc. etc., oltre che sulla carta intestata e sui biglietti da visita.
Arricchite il vostro sito periodicamente. Questo è uno dei criteri principali, e anche il motivo per cui il classico sito-vetrina non può funzionare. Ma, direte voi, cosa mettere nel sito? Una volta messi i dati, con curriculum, foto, magari una mappa per raggiungere lo studio che altro aggiungere? Sforzatevi di essere più creativi, e aggiungete anche un blog (ne parleremo in un prossimo post), delle notizie giuridiche aggiornate, degli strumenti utili e quant’altro. Se proprio siete carenti di idee, date un’occhiata approfondita al sito che state leggendo adesso e vi farete un’idea.
Aggiungete al sito le giuste parole chiave. Cosa dovrebbe digitare un ipotetico cliente per trovare il vostro sito? Certamente “avvocato”, “studio legale” e la vostra città, ma anche mettere le vostre specializzazioni potrebbe essere una buona idea. E non dimenticatevi il vostro nome!
Diffondete e fate diffondere il link. Inserite nella home page del vostro sito quelle piccole icone che servono a condividere il sito con i propri contatti e-mail, i propri amici su Facebook, i contatti su LinkedIn etc. segnalatelo più che potete sui vostri profili, ma non è sufficiente; meglio ancora se lo fate segnalare ad altri, parenti, amici e clienti fidati: è così che un sito diventa “virale”.
Controllate le visite del vostro sito. Questa è un’opzione normalmente riservata ai siti a pagamento, ma per voi preziosissima, renderà ogni centesimo speso. Con strumenti appositi potete sapere non soltanto quanti visitatori hanno visto il vostro sito, ma anche quando, per quanto tempo, su quali pagine, quali parole-chiave hanno usato per trovarvi, e persino dove si trovano (con approssimazione regionale, non prendetela alla lettera), tutte informazioni che utilizzerete per migliorare via via il vostro sito.
Perché tutta questa fatica? Perché man mano i vostri contatti saliranno, il vostro sito riceverà molte visite, i motori di ricerca se ne accorgeranno e, magicamente, un giorno quando qualcuno cercherà un legale nella vostra città al primo posto troverà voi. Non è detto che poi questo si trasformerà in un incarico o meno, e se varrà la pena spendere denaro, tempo e impegno per questo risultato, questa è una scelta vostra.
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