L’ordinamento europeo viene spesso usato e abusato per aggirare i limiti imposti dall’ordinamento italiano. Dopo l’annosa questione dell’abilitazione professionale in Spagna (dove per diventare Abogados non serve -o meglio, non serviva- un vero esame, né due anni di pratica) ecco spuntare il divorzio in Romania. Trattasi di un divorzio breve, anzi di un vero divorzio-lampo, in quanto secondo le società che offrono questo servizio il divorzio si può ottenere in soli 6 mesi (quando nello stesso tempo in Italia non si ottiene la separazione, o un decreto ingiuntivo, o un qualunque provvedimento…).
Facciamo un rapido raffronto tra ordinamenti: secondo la legge italiana, di norma possono chiedere il divorzio le coppie già separate da almeno tre anni (termine che decorre dalla prima udienza presidenziale), e otterranno la pronuncia alla fine di un procedimento che ricalca, nelle forme e nei tempi, quello di separazione, con le medesime differenze tra richiesta consensuale/congiunta o giudiziale.
In Romania è invece possibile ottenere il divorzio senza prima passare dalla separazione, e possono accedere alla procedura i coniugi risiedenti in Romania da almeno tre mesi.
Come aggirare l’ostacolo e accedere alla giustizia rumena? Basta stipulare un (simulato) contratto d’affitto in Romania per ottenere un (pretestuoso) certificato di residenza in Romania e il gioco è fatto, in barba alle leggi italiane!
Il servizio è accessibile, naturalmente, anche ad uno solo dei coniugi contro l’altro, e a tal proposito cito testualmente da uno dei siti che propone questo servizio: “Notasi che nel caso di procedura "Giudiziale" attivata da un coniuge interessato, l'altro coniuge è obbligato a convenire al Tribunale Romeno, per cui il primo coniuge ha la possibilità di operare con Forza ed ottenere il Massimo, spiazzando il secondo coniuge, sorpreso e non preparato a dovere andare in Romania, trovare rapidamente un Avvocato in Italia ed un altro in Romania, organizzarsi, ecc..”.
E’ evidente che i sistemi di riconoscimento delle sentenze straniere non sono finalizzate allo scopo di impedire ad una parte di partecipare consapevolmente ad un processo a favore dell’altra, ma semmai allo scopo contrario, per cui l’esempio sopra costituisce, più che un abuso, una perversione del processo, e una ulteriore occasione di decadimento dell’immagine della classe forense.
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antonio sestito (giovedì, 08 dicembre 2016 18:41)
desidero mettermi in contatto con avvocati per divorziare( imail antonioprincipe@gmail.com
Giovanni Chiricosta (venerdì, 09 dicembre 2016 11:24)
Può contattarci attraverso la scheda "contatti" del nostro sito, oppure sulla mia mail personale, ossia giovanni.chiricosta@virgilio.it. Tenga presente, comunque, che noi non effettuiamo il tipo di servizio descritto nell'articolo, ma utilizziamo solo le procedure previste dall'ordinamento italiano, tra cui il cd. "divorzio breve".
Gerardo (venerdì, 22 marzo 2019 08:19)
Buongiorno
Volevo sapere sono italiano
E mi sono sposato regolarmente in Romania
Lamia domanda e vul fare il divorzio in Romania la mia ex
Come e il funzionamento
Del mantenimento
Io nn ho un reddito in Romania
SALVATORE MOLON (lunedì, 04 novembre 2019 12:24)
Salve, vorrei mettermi in contatto con voi per un divorzio già eseguito in Romania (ho tutta la documentazione in lingua Romena) e trasferirlo in Italia.
Grazie
salvo64l@gmail.com
cell 3475255737
Munteanu ramona (giovedì, 18 marzo 2021 18:04)
Voglio divorziare